Riserva Naturale Statale Gola del Furlo

Nel 2014 sono stati avviati i monitoraggi ufficiali dell’avifauna legata agli ambienti umidi nella Riserva della Gola del Furlo.

Si tratta di censire gli uccelli acquatici anche nella Riserva della Gola del Furlo, nell’ambito di due iniziative condotte a livello nazionale ed internazionale: il progetto CorMan ed il progetto IWC.

Il progetto CorMan, coordinato a livello italiano da Ministero dell’Ambiente e ISPRA, mira a quantificare le presenze di cormorano nei siti di riposo invernali in tutta Europa. I conteggi vengono effettuati in alcuni siti  generalmente legati agli ambienti acquatici (alberi, scogliere, tralicci, edifici, ecc.) in cui, durante il periodo invernale si concentrano, soprattutto nelle ore notturne. L’obiettivo di questo censimento è quantificare la presenza di cormorano nei diversi paesi dell’Unione Europea al fine di gestire correttamente i problemi di convivenza tra cormorano e le attività dell’uomo (pesca, allevamenti, acquacoltura, ecc.).

Il progetto IWC, coordinato a livello nazionale da ISPRA, effettua i monitoraggi invernali degli uccelli nelle aree umide (costa, laghi, stagni, paludi, zone salmastre, fiumi, ecc.) di tutta Europa, fin dagli anni ‘80. Anche in questo caso l’obiettivo è di carattere gestionale; la raccolta delle informazioni sui numeri di uccelli presenti in Italia e in Europa consente di programmare una gestione corretta ed ecosostenibile delle zone umide e delle sue componenti biotiche.

Entrambi i monitoraggi vengono effettuati tutti gli anni nel mese di gennaio, e sono effettuati da personale abilitato da ISPRA a questo tipo di operazioni.

Tutti i dati raccolti confluiscono in banche dati nazionali e resi disponibili per la gestione della fauna in rapporto alla presenza, spesso un po’ troppo invadente, dell’uomo.