Aspetti botanici vegetazionali

La flora è ampiamente diversificata: sono presenti specie mediterranee e termofile, abitualmente rintracciabili in territori caldi o costieri della regione e piante tipiche delle montagne elevate dell’Appennino Umbro-Marchigiano, spesso in nicchie ecologiche contigue. 

In particolare, la gola rupestre, in virtù della sua multiformità ambientale, oltre a offrire un paesaggio di stupefacente bellezza, costituisce, dal punto di vista floristico, il settore più importante e più ricco dell'intero complesso montuoso con oltre mille specie di piante. Fra di esse si ricordano la Campanula di Tanfani (Campanula tanfanii), lo Sparviere lacerato (Hieracium umile), la Campanula graminifolia (Edraianthus graminifolius); la Gramigna dell’Appennino (Trisetaria villosa), piccole felci rupicole come l’Asplenio grazioso (Asplenium lepidum) e l’Asplenio tricomane (Aspelnium trichomanes subsp. pachyrachis), il Giacinto dal pennacchio (Muscari tenuiflorum), il Lilioasfodelo maggiore (Anthericum liliago), la Sesleria dell’Appennino (Sesleria apennina) e soprattutto la rara ed endemica Moehringia papulosa. La lecceta, presente sul margine superiore della Gola e nei versanti orientali del M. Petralata e M. Paganuccio, vede, oltre al Leccio, Ornelli, Aceri, Sorbi, Terebinto, Ciliegio canino, altre specie mediterranee sempreverdi come il Corbezzolo, la Fillirea, lo Smilace e il Laurotino. Fra gli alberi, spicca il Bagolaro, presente nella regione in pochissime località. Le formazioni boschive termofile caducifoglie della Riserva sono formate da querceti e ostrieti con Orniello, Carpino nero, Roverella, Acero minore e arricchite dalla presenza di altre specie arboree o arbustive come il Pero Corvino, l'Albero di Giuda, la Berretta da prete, ecc. Ai margini dei boschi non è raro imbattersi nel Citiso nero. Nella Gola è presente anche la rara Vite selvatica (Vitis vinifera subsp. sylvestris). Nei versanti freddi del M. Paganuccio e del M. Pietralata sono presenti boschi mesofili, governati generalmente a ceduo e solo localmente ad alto fusto. Particolarmente interessante è la faggeta presente nel versante settentrionale del M. Paganuccio in cui, accanto al Faggio si trovano molte delle specie dei querceti e degli ostrieti, ma anche Carpino bianco, Fusaggine montana, Cerro e una flora erbacea molto varia caratterizzata dalla presenza di specie mesofile come Bucaneve, Dentarie, Viole, Gigaro scuro, Erba lucciola, Sigillo di Salomone, Doronico di Colonna, ecc. Nelle praterie, di origine secondaria, sono abbondanti Ranuncolacee, Leguminose, Ombrellifere, Composite, Labiate, Graminacee e tante altre. Fra le entità più interessanti vanno ricordate: Crocus biflorus, Orchis militaris e Dactylorhiza romana.

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