Comunicati stampa | Dalla Provincia, Riserva Naturale Statale Gola del Furlo
Origine: Informazione e stampa - Autore: Giovanna Renzini

Conduzione in sicurezza della Joëlette, due CAI si allenano nella Riserva naturale Statale “Gola del Furlo”

Bartoli: "Dal 2017 organizziamo iniziative di formazione ed esperienze di accompagnamento inclusivo in natura"

FURLO – Domenica 13 giugno, alcuni rappresentanti del Cai (Club alpino italiano) Montefeltro e del Cai Cesena si ritroveranno sul Monte Paganuccio, all’interno della Riserva Naturale Statale “Gola del Furlo”, per allenarsi ed aggiornarsi sulla conduzione in sicurezza della joëlette, la speciale carrozzina monoruota da fuori strada che consente anche a persone con disabilità motoria di partecipare alle escursioni e condividere con gli altri la passione per la montagna e la natura. A guidare l’esercitazione dei due Cai, che partirà da “La Capanna sociale” del Cai Montefeltro, saranno Simona Sampaolo e Simone Marochi, specializzati in “accompagnamento inclusivo”, che da tempo svolgono attività in linea con la strategia inclusiva “Natura protetta alla portata di tutti” fortemente voluta dalla Provincia di Pesaro e Urbino, ente gestore della Riserva.

Non è la prima volta che la Riserva del Furlo offre supporto a Comuni, enti e associazioni per apprendere l’utilizzo delle Joëlette, mettendo a disposizione i propri mezzi ed il personale specializzato di cui si avvale. Nei mesi scorsi, una delle due Joelette in suo possesso è stata messa a disposizione del gruppo “Belfortissimi in cammino” per allenarsi in vista del ”Cammino di Santiago” che i giovani componenti si apprestano a svolgere. L’esperienza verrà effettuata con la Joëlette del Parco interregionale Sasso Simone e Simoncello, anche nell’ottica di una sinergia tra Riserva del Furlo e Parchi presenti sul territorio provinciale, regionale e nazionale.

“E’ dal 2017 – dice il direttore della Riserva naturale statale "Gola del Furlo" Maurizio Bartoli – che la Provincia di Pesaro e Urbino organizza, inizialmente al Furlo e successivamente nelle altre aree protette del territorio provinciale, iniziative di formazione e numerose esperienze di accompagnamento inclusivo in natura. Grazie all’importante lavoro avviato, non solo tutte le aree protette del territorio provinciale hanno oggi una joëlette, ma sono state create reti di relazioni e contatti, anche con soggetti fuori regione, in grado di far nascere e sostenere progetti di forte spessore come Belfortissimi in Cammino”.

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