La Riserva del Furlo, gestita dalla Provincia di Pesaro e Urbino, è in Italia la prima Riserva naturale statale a ricevere la “Carta europea del turismo sostenibile” (Cets), riconosciuta finora a 33 parchi naturali e 2 Riserve facenti capo a regioni e Comunità Montane.
Lo ha ricordato il presidente nazionale di Federparchi Giampiero Sammuri, che ha consegnato al presidente della Provincia Daniele Tagliolini la certificazione assegnata da Europarc Federation. La cerimonia è avvenuta nella sede del Museo del Territorio al Furlo, presenti anche il responsabile Biodiversità e Conservazione di Federparchi Corrado Teofili, il dirigente della Provincia e direttore della “Riserva del Furlo” Maurizio Bartoli, il responsabile della “Riserva del Furlo” Mario Primavera e numerosi tra amministratori ed operatori dei Comuni della Riserva.
La certificazione è arrivata a conclusione di un percorso durato due anni, che ha visto oltre 30 soggetti pubblici e privati operanti nell’area protetta (Comuni, associazioni, operatori economici, turistici, culturali e ambientali, pro loco ecc.) collaborare per definire un piano d’azione per lo sviluppo turistico della Riserva in chiave sostenibile, a partire dall’analisi dello stato esistente. Il tutto, coordinato dalla Provincia, che ha promosso innumerevoli incontri sul territorio proprio per arrivare allo sviluppo di partnership e strategie comuni.
“La Cets – ha evidenziato il presidente Daniele Tagliolini - stimola i territori a lavorare insieme per un obiettivo comune: la tutela del patrimonio naturale e culturale. Quello di oggi è un momento di grande soddisfazione per tutti noi: non è un traguardo, ma il primo di una serie di passi per il costante miglioramento nella gestione del turismo nell’area protetta a favore dell’ambiente, della popolazione locale, delle imprese e dei visitatori”.
Come sottolineato da Giampiero Samurri, “la carta non è un bollino ma un processo, uno strumento di coinvolgimento attivo di tutto un territorio: soggetti pubblici e privati si impegnano a fare azioni nell’ottica di un turismo sostenibile. Oggi se il turismo non diventa sostenibile non ha prospettive. Non è un caso se negli anni in cui c’è stata una fortissima flessione del turismo balneare, il turismo legato alla natura, così come quello collegato alle città d’arte, non ha subito flessioni. Stiamo lavorando per creare un network europeo di tutte le strutture certificate Cets”.
“Il raggiungimento della certificazione – ha detto il direttore della Riserva del Furlo Maurizio Bartoli – è frutto di un lavoro di squadra. Ringrazio Leonardo Gubellini, Federica Fraternale Fanelli e Claudia Lodovici per aver lavorato a questo progetto, coinvolgendo tutti gli altri soggetti pubblici e privati. La Cets è un importante anello di congiunzione tra Riserva, operatori, attività economiche e cittadini”.
“Il percorso – ha sottolineato il sindaco di Acqualagna Andrea Pierotti, che è anche consigliere provinciale – ha unito fortemente tutti gli operatori della Riserva e la numerosa presenza a questa cerimonia fa capire che la strada intrapresa è quella giusta”.